Sono pronti i mini robot che faranno strada ai farmaci nel corpo
Gli ingegneri del Massachusetts Institute of Technology (Mit), guidati dalla ricercatrice Simone Schuerle, hanno pubblicato i risultati del loro lavoro sulla rivista Science Advances.
Una grande sperimentazione durata anni per progettare minuscoli robot, grandi 35 centesimi di millimetro, più o meno come una cellula umana, che possono aiutare le nanoparticelle rilasciate dai farmaci ad uscire dal flusso sanguigno senza disperdersi ed arrivare direttamente nella sede in cui sono necessari,
Questi mini robot hanno quindi la capacità di rendere le cure più efficaci e indirizzare tutto il quantitativo di farmaco, aiutando a superare uno dei maggiori ostacoli alla distribuzione di farmaci con nanoparticelle: far uscire le particelle dai vasi sanguigni e accumularsi nel posto giusto.
i robot formati da una piccola elica, si spostano attraverso il flusso sanguigno, creando una corrente che trascina con sé le nanoparticelle di farmaco, si ispirano al modo di muoversi dei batteri e possono essere controllati tramite un campo magnetico applicato dall’esterno.
Questi robot che i ricercatori chiamano “flagellum batterico artificiale” sono stampati in 3-D con una stampante ad alta risoluzione e quindi rivestiti con nichel, che li rende magnetici, e durante le prove del robot e gli esperimenti si è visto che con l’utilizzo dei robot i farmaci riuscivano a penetrare due volte più lontano nel tessuto rispetto a quando le nanoparticelle venivano rilasciare nel sangue senza l’aiuto del robot magnetico
i ricercatori con un campo magnetico indirizzano facendo entrare nel sangue questi piccoli robot-magnetici, le nanoparticelle dei farmaci alle zone malate circondate da vasi sanguigni, come per esempio la sede di un tumore. Così da rendere più facile l’ingresso delle particelle nel tessuto,
l’azione dei mini robot con farmaci nel corpo
Sangeeta Bhatia uno degli autori dello studio spiega:
“Quando si mettono in circo nel sangue i farmaci e li si indirizza verso il tessuto malato, la barriera più grande per il farmaco è il rivestimento del vaso sanguigno, la nostra idea è stata quella di vedere se è possibile utilizzare il magnetismo per creare forze fluide che spingono le nanoparticelle nel tessuto”
I ricercatori hanno anche testato una variante di questo approccio, utilizzando batteri veri e propri al posto dei robot, alcune specie di batteri producono naturalmente delle particelle magnetiche che la aiutano ad orientarsi:
lo studio ha permesso di scoprire che, applicando campi magnetici, i batteri si muovono in sincrono nella stessa direzione, trascinando con sé le nanoparticelle cariche di farmaci. In questo caso, le sostanze hanno attraversato la barriera dei vasi sanguigni tre volte più velocemente.
Il passo successivo della ricerca sarà la sperimentazione su modelli animali e successivamente sull’uomo, se confermati i risultati positivi attesi, si potrà parlare di un passo avanti per rendere le cure e i farmaci somministrati nel sangue doppiamente più efficaci nel raggiungere il bersaglio, e quindi due volte più efficaci nella cura dei tumori
l’azione dei mini robot con farmaci nel corpo