Venezia chiede aiuto, 3000 giovani volontari rispondono

finalmente da poche ore il peggio sembra passato, scuole e musei hanno riaperto e purtroppo si iniziano a contare più chiaramente i danni che le tre ondate di acqua alta hanno causato in ogni parte della città

proprio in questi giorni, da tutta Italia, moltissimi volontari hanno raggiunto la laguna per dare una mano ovunque ce ne sia bisogno

si contano circa 3000 giovani, guidati inizialmente dal gruppo di ragazzi che coordinano Venice Calls, un progetto, che aspira a diventare un’associazione, che vuole creare ponti tra la città di Venezia e i suoi abitanti

come si legge sul loro sito internet, l’aspirazione dei giovani attivisti e quella di salvaguardare la società veneziana e ripristinare la cura e la tutela della città e della Laguna

ed è proprio grazie ai loro appelli social e al loro mettersi subito a disposizione in prima persona per aiutare il più possibile chiunque ne avesse bisogno, che tanti altri ragazzi hanno deciso di arrivare a dare una mano

stanchi ma felici, stanno passando giornate in giro per le calli, raccogliendo immondizia, entrando nell’acqua per diverse ore per pulire o risistemare, andando ad aiutare le persone nelle proprie case, dallo spostare i mobili, allo spazzare a terra, ma anche andando gratuitamente a lavorare qualche ore presso i negozi e i punti di attrazione turistica,

tanti giovani che si sono uniti ai gruppi di volontari cittadini, con il sorriso sulle labbra, per aiutare ovunque ce ne sia necessità, senza tirarsi indietro, arrivando a sera distrutti, ma felici per tutto quello che sono riusciti a dare e per l’aiuto che hanno donato alle persone in difficoltà

tanti giovani che come raccontano gli abitanti, sembrano essere spuntati dal nulla, con una gran voglia di darsi da fare e un forte spirito combattivo, che hanno lasciato tutti sorpresi e spinto a ricredersi chi magari troppo spesso parla male delle nuove generazioni, definendole scansafatiche o perdigiorno

un’emergenza che ha dato vita ad un’incredibile gara di solidarietà tra i giovani, nata soprattutto dalla rete e dai canali social! Bravissimi!