La nazionale italiana di basket con sindrome di Down è campione del mondo
Per il secondo anno di fila la nazionale di basket con sindrome di Down conquista il titolo più alto del podio
Grande impresa a Guimaraes , in Portogallo per la Nazionale italiana con sindrome di down allenata da Giuliano Bufacchi e Mauro Dessí che ha conquistato la medaglia d’oro nei campionati del mondo per il secondo anno consecutivo.
Decisivi i 6 atleti che sono scesi in campo vincendo, dopo 3 giorni di incontri, l’ultima partita contro i padroni di casa, la nazionale portoghese con un punteggio di 36 a 22.
i gli atleti protagonisti di questo record storico sono : Alessandro Ciceri (Briantea84 Cantù) Emanuele Venuti (Anthropos Civitanova Marche) , Andrea Rebichini (Anthropos Civitanova Marche), Alessandro Greco (Anthropos Civitanova Marche), Antonello Spiga e Davide Paulis (Atletico Aipd Oristano) che ha segnato 28 dei 36 punti conquistati dagli azzurri ed è stato il vero trascinatore della squadra.
La Nazionale italiana Atleti di pallacanestro con sindrome di Down, dopo aver ottenuto il titolo di campioni europei nel 2017, quest’anno ha raddoppiato il successo ottenuto nel campionato mondiale nel 2018, ritornando campione per il secondo anno consecutivo, sempre battendo il Portogallo in finale,
Nella prima partita gli azzurri hanno battuto la nazionale turca per 26 a 11, poi nella seconda hanno battuto il Portogallo per 40-4 e infine di nuovo il Portogallo in finale,
tantissimi i complimenti e le congratulazioni da parte del mondo sportivo e politico, oltre ovviamente a tantissimo supporto sui social network,
Roberto Fico, il presidente della camera ha commentato: “orgoglioso dei nostri ragazzi che sono un superbo esempio di talento e passione“
mentre Marco Borzacchini presidente della Fisdir, Federazione italiana sport paralimpici degli intellettivo relazionali:
“Grandissimo risultato per la nostra nazionale che ha scritto una pagina importante dello sport Fisdir, vincendo il secondo titolo mondiale su due. Il Portogallo ci porta bene. I nostri ragazzi sono stati fantastici”
Bravissimi a, che ci dimostrano che lo sport unisce e supera tutte le barriere!