Il “Panino sospeso”, l’iniziativa di una giovane fornaia di Prato per aiutare i bisognosi
E’ sempre possibile fare un piccolo gesto di solidarietà ed aiutare gli altri, anche quando si va a comprare il pane, così l’idea di Cecilia Ricciarelli, fornaia che lavora a Prato di 34 anni, è stata quella di portare nel suo negozio il panino sospeso,
Tutti i clienti che abbiano voglia possono lasciare, generosamente un’offerta alla cassa, il valore dell’offerta si tramuta in uno scontrino che viene esposto sulla lavagnetta nera in bella mostra nel locale,
così le persone bisognose quando vedono qualche scontrino appeso possono entrare e ricevere il pane gentilmente offerto da qualche altro cliente,
L’idea di lasciare del cibo o delle bevande in sospeso è stata spesso declinata in diverse modalità, dai bar a Napoli in cui si può lasciare in sospeso un caffè, alle pizzerie, fino alle stesse panetterie, come per esempio una panetteria di Bologna di cui Cecilia ha visto un video e che l’ha ispirata a replicare la stessa idea anche nel suo locale,
L’intento è quello, grazie a dei piccoli gesti di generosità dei clienti, di poter offrire qualcosa a chi ne ha bisogno, a chi ha fame ma non si può permettere di comprare quell’alimento,
Così la lavagnetta nera nel “Panificio da Sara” che si trova a San Paolo, un quartiere di Prato, da quando Cecilia ha lanciato l’iniziativa, ha sempre qualche scontrino appeso per chi non si può permettere di comprare il pane, bastano un paio di euro e si regala una porzione di pane ai bisognosi,
i panini poi quando arriva qualcuno a ritirarli vengono riempiti di affettati, mortadella, cotto, coppa, diventano un pranzo o una cena per chi ha fame
Cecilia ha spiegato al quotidiano Il Tirreno il perchè della sua decisione:
“Stare a contatto con il pubblico insegna anche a capire chi ha fame. Quando la capisco, offro sempre qualcosa senza che la persona di fronte si senta offesa. C’è chi storce il naso, c’è chi apprezza. Da oggi, chi vuole può lasciare un panino pagato per chi ne ha bisogno. Non è carità, è solidarietà”
Da tempo la fornaia pensava ad un modo per rispondere ai bisogni di chi aveva fame ma non si poteva permettere di comprare il pane, di tutte quelle persone che vivono ai margini e spesso sono invisibili alla società,
All’inizio aveva pensato ad una panchina solidale sul marciapiede per regalare il pane avanzato ma per motivi igienici e per la necessità di emettere uno scontrino fiscale al cliente, questa non si è potuta realizzare,
Così quando ha visto su facebook la stessa iniziativa portata avanti da un bar bolognese, ha pensato che fosse perfetta per essere replicata anche nella sua panetteria a Prato
panino sospeso prato
poi Cecilia continua a raccontare del successo della sua iniziativa: “Il risultato si vede. Per fortuna c’è ancora tanta umanità in giro. Sarebbe bello allargare il “sospeso” anche alla cultura lasciando pagato, ad esempio, un biglietto del cinema o del teatro”
Anche il comune venuto a conoscenza dell’iniziativa della fornaia non ha fatto attendere la sua risposta e pochi giorni fa è stata depositata una mozione da Rosanna Sciumbata, presidente della commissione consiliare 5, per potere estendere l’iniziativa di dare la possibilità ai clienti di lasciare un prodotto in sospeso anche nelle farmacie e in altri esercizi commerciali.
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