Costretta a seguire le lezioni da sola, alunni e insegnanti si vaccinano per riaccoglierla
è successo a Roma in una scuola del quartiere Monte Mario, dove una bambina di 11 sottoposta da piccola ad un’operazione di multi -trapianto d’organi, ora in cura presso il Reparto di Epatogastroenterologia dell’Ospedale Bambino Gesù, non poteva entrare in classe con i suoi compagni, perchè non essendo vaccinati avrebbero potuto involontariamente trasmetterle dei virus che per lei avrebbero potuto essere fatali,
La bambini appena nata ha contratto un’infezione all’intestino che l’ha portata a dover sottoporre a vari interventi chirurgici e a 2 anni e mezzo ad un delicatissimo intervento di trapianto multiviscerale di 5 organi,
questo tipo di intervento ha una percentuale di sopravvivenza bassissima, circa del 10%, la bimba è riuscita a sopravvivere, ma vista la difficoltà dell’intervento e l’alto rischio di rigetto degli organi è costretta a prendere farmaci immunosoppressori, che abbassano il suo sistema immunitario,
per questo motivo non può essere vaccinata contro le malattie comuni come varicella, morbillo, rosolia e parotite e qualora prendesse queste malattie, considerate “banali” per molto bambini, nel suo caso avendo il sistema immunitario così debole, le conseguenze potrebbero essere estremamente gravi,
così non essendo bambini ed insegnanti intorno a lei tutti vaccinati, quindi non potendole garantire un’immunizzazione di gruppo, la bimba ha passato tutte le scuole elementari in una classe da sola, con la maestra di sostegno, impossibilitata a socializzare e trascorrere le giornate con i compagni,
ma la mamma Patrizia ha sempre voluto che la bambini facesse una vita più normale possibile, già deve sopportare tanto, come spiega la stessa mamma ad ANSA:
“Mette sempre la mascherina quando usciamo. E’ una bimba socievole, attiva, non vive in isolamento, ma cerco sempre di metterla in un ambiente protetto: se devo portarla in gita la porto io con la macchina, andiamo nei musei negli orari non di punta, preferiamo mangiare all’aperto invece che al chiuso. Ha frequentato per anni in un’aula da sola, con l’insegnante di sostegno. Ma volevo facesse una vita il più possibile normale”
Così è proprio la mamma a spingere perchè il preside contatti la Asl di zona e si organizzi un incontro con i bambini e le famiglie in cui spiegare la situazione della bambina, e confrontarsi apertamente sui vaccini, sulle preoccupazioni e perplessità di un argomento che spesso per disinformazione genera molti sospetti,
la risposta da parte di bambini e genitori ed insegnanti è stata immediata ed inaspettata, tutte le famiglie e i bambini non in regalo con i vaccini hanno deciso volontariamente di sottoporsi alle vaccinazioni necessarie, varicella, morbillo, rosolia, parotite e influenza stagionale
La vaccinazione di gruppo si è svolta in due sessioni e ha coinvolto una cinquantina di persone, inclusi i fratellini e i quattro insegnanti. Tutti si sono messi a disposizione per aiutare la bimba a vivere una vita, più normale possibile.
alunni insegnanti vaccinano
Così finalmente a metà novembre per la prima volta la bambina potrà entrare in classe con tutti i suoi compagni, fare nuove amicizie, imparare e crescere con gli altri,
un grande esempio di solidarietà che passa in questo caso attraverso una maxi sessione vaccinale in cui tutte le famiglie hanno dimostrato comprensione e accoglienza verso una compagna più debole, immunizzandosi per proteggerla,
Patrizia, la mamma, sempre ai giornalisti di Ansa racconta il bel gesto dei compagni:
“Grazie a un lavoro basato sul dialogo e il confronto, condotto dagli operatori dell’Asl e grazie alla sensibilità degli altri genitori, mia figlia da metà novembre potrà frequentare le lezioni in classe, come tutti i suoi compagni. E’ stato un meraviglioso esempio di solidarietà e amicizia”
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Fonti: Ansa.it – immagines:People photo created by freepik – www.freepik.com