Africa: la grande muraglia verde, 8 mila chilometri di alberi per salvare il pianeta
la parola muraglia ovviamente fa subito venire in mente la cina e quel muro lungo 21 mila chilometri per proteggersi dai nemici, un nome evocativo se pensiamo che in questo caso i chilometri saranno 8 mila e che i nemici non sono persone, ma sono il surriscaldamento globale e la desertificazione della terra,
L’idea è quella di creare un’enorme barriera lunga 8 mila chilometri e larga 11, che tagli trasversalmente il centro del continente africano, un’aiuto concreto che bloccare l’avanzata dei deserti e l’impoverimento del suolo,
il progetto è imponente, sviluppare un enorme striscia di vegetazione che attraversa tutto il continente, che sarà la più lunga struttura vivente realizzata dall’uomo e una nuova Meraviglia del Mondo.
in stati messi in ginocchio dalla deforestazione e l’avanzamento dei deserti, la grande muraglia verde ha moltissimi lati positivi, il primo e più immediato è quello di ridare vita alla terra, creando migliaia di posti di lavoro e portando cibo alle persone che abitano quelle zone, che spesso si trovano allo stremo delle forze,
il secondo beneficio, meno immediato ma sicuramente globale, è contrastare il surriscaldamento globale, creando un grandissimo polmone verde in grado di abbassare la temperatura, liberare ossigeno ed eliminare anidride carbonica che potrà avere un impatto positivo a livello ambientale enorme,
La prima regione in cui si è sviluppato il progetto è Sahel, al confine meridionale del deserto del Sahara, uno dei luoghi dove i cambiamenti climatici hanno avuto un impatto devastante e che ha portato la popolazione a vivere in persistenti condizioni di siccità, mancanza di cibo e lotte per le poco risorse naturali presenti
L’idea di creare un muro verde è stata proposta per la prima volta dall’attivista inglese Richard St. Barbe Baker la metà del secolo scorso, ma solo dal 2007 che la realizzazione del muro è iniziata concretamente, quando c’è stato un dialogo tra le istituzioni dei vari paesi coinvolti e le associazioni ambientaliste che se ne occupano.
L’iniziativa è portata avanti dall’Unione Africana e punta a riforestare molte zone tra il Nord Africa, il Sehel e il Corno d’Africa, coinvolge 22 diversi stati africani, tra cui Tunisia, Algeria, Burkina Faso, Benin, Capo Verde, Egitto, Etiopia, Libia, Mali, Mauritania , Nigeria, Senegal, Niger Somalia, Sudan, Gambia,
la varietà di piante scelte per la maggior parte sono le acacie, piante conosciute per la grande resistenza al clima caldo e arido e che riescono a conservare acqua nelle loro radici,
Ci vorranno ancora anni per vedere la grande muraglia verde completamente ultimata, ma già adesso molti risultati son visibili, in Etiopia sono già stati riforestati 37 milioni di ettari di terreno,
in Nigeria sono stati ripristinati 5 milioni di ettari sono stati salvati dalla desertificazione, mentre in Senegal sono riforestati circa 12 milioni di ettari di terra.
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Fonti ed immagini : Pagina Facebook Great Green Wall