A lezioni di gentilezza con la prof
Tutti sappiamo quando ormai sia sempre più rara la gentilezza gratuita e quanto noi stessi per primi, ci ritroviamo spesso arrabbiati, di fretta, con mille pensieri per la testa e ci dimentichiamo di una virtù importantissima, essere gentili e disponibili verso gli altri, anche verso sconosciuti
Così l’idea della Prof Pillon è stata quella di creare un progetto didattico per educare i suoi alunni in classe: lezioni, applicazioni pratiche giornaliere, tante emozioni e anche uno show per le altre classi, su quello che è un valore fondamentale da riscoprire,
La Prof ha raccontato di essere convinta che accanto al compito istituzionale, la scuola debba educare gli studenti anche ai sentimenti, conoscerli riconoscerli e applicarli.
Osservando i suoi studenti, la docente si è accorta dell’indifferenza generale verso i compagni più deboli, racconta:
“Li osservo da anni a ricreazione. Ragazze in gruppo che non si preoccupano se una loro compagna di classe rimane sola. Ragazzi senza merenda che la rubano agli altri con prepotenza, perché a nessuno viene in mente di condividere”.
Così lei ha deciso di intervenire insegnando ai suoi studenti, che sono 19 ragazzi di età compresa tra gli 11 ed i 12 anni che frequentano la scuola media Marco Polo di Silea, prima di tutto a guardarsi intorno, osservare le persone ed a cercare di capirle.
Tutto è partito con una frase di Ian Maclaren:
“Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai nulla. Sii gentile, sempre”
la prof educa alla gentilezza
Durante le lezioni di gentilezza si parla, si impara, ci si racconta, si condivide e si mette poi in pratica nella vita di tutti i giorni quanto si è capito in classe.
Per un mese,le lezioni della prof sono state solo sul capire ed imparare ad ascoltare gli altri, provare empatia, comprendere le proprie emozioni e quelle altrui e come fare nella vita di tutti i giorni, una volta usciti da scuola ad applicare la gentilezza in più possibile,
Inoltre tra le varie attività c’era quella di tenere un diario con tutti gli atti di gentilezza fatti e ricevuti, per fare sempre attenzione a tutti quelle piccole gentilezze che riceviamo dagli altri e a cui spesso non diamo peso e che consideriamo scontate…
Dopo un mese di lavoro sulle emozioni, l’empatia e la gentilezza gli alunni hanno invitato gli studenti di prima e seconda media dell’istituto, in aula magna, per un momento in cui condividere quello che avevano imparato:
Spiegando ai compagni come si possa diventare gentili, utilizzando come riferimento degli articoli scientifici, il testo di Dante “Tanto gentile e tanto onesta pare“, per fare capire a tutti che la gentilezza rende le persone belle dentro e quindi nobili d’animo, per poi passare al racconto della trama del libro Wonder, e ad un momento in cui su un lenzuolo bianco venivano racconti tutti i pensieri e le frasi significative a tema gentilezza e altro ancora…
Un bel momento in cui includere anche i compagni più giovani in un percorso positivo alla scoperta di se stessi e degli altri, perché con dei semplici gesti gentili si può sia migliorare la vita di chi li fa e sia di chi li riceve
La prof che educa alla gentilezza, Mara Pillon ha raccontato:
“Adesso questi 19 studenti sono i messaggeri della gentilezza. Sono chiamati a mettere in pratica ciò che hanno studiato, saranno loro all’interno dell’istituto a consigliare gli altri di fare altrettanto. Spero che il progetto sia esteso anche ad altre classi”.
Un bellissimo progetto educativo che ci mostra come la scuola può e deve avere anche il compito di educare alla vita e ai sentimenti
la prof educa alla gentilezza
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