Piazza Aut una pizzeria speciale
ma l’idea che c’è dietro nasce da Nico Acampora, il papà di un ragazzo con autismo, insieme ad un gruppo di genitori di ragazzi con lo stesso disturbo, che vogliono fortemente vedere i loro ragazzi integrati, con un lavoro che gli permetta di sentirsi utili, felici e gratificati
uno spazio di inclusione sociale gestito dai ragazzi, in cui gli stessi potranno lavorare autonomamente servendo ottime pizze preparate con ingredienti biologici e di qualità, creando non solo un ristorante, ma uno spazio di integrazione e relazione
il ristorante aprirà a fine anno a Cassina De Pecchi e coinvolgerà una ventina di ragazzi tra i 18 e i 24 anni, ci sono Alessandro e Matteo, che prepareranno le pizze e che hanno già partecipato al Campionato Mondiale della Pizza, c’è Gabriele che farà i responsabile di sala e avrà il compito di coordinare tutto il locale, poi Francesco, Lorenzo, Giada e tanti altri che si divideranno su turni tra il servizio di sala e il bar
Una delle maggiori difficoltà dei ragazzi con autismo è quella di socializzare ed aprirsi agli altri, e i ragazzi pian piano si stanno aprendo alle loro difficoltà grazie al lavoro di gruppo e alle tante serata di raccolta fondi in cui andare in tutti i italia a conoscere i protagonisti del progetto
Nico Acampora racconta che il ristorante sarà il primo in Europa a essere interamente gestito da ragazzi autistici, e nasce proprio dalla voglia delle famiglie di creare uno spazio in cui i ragazzi si possano mettere in gioco, possano crescere, lavorare e socializzare,
mentre i ragazzi hanno già imparato il lavoro sul campo, infatti durante i mesi di raccolta fondi per il progetto, con anche vari interventi televisivi (italian’s got talent) per raccontare del loro ristorante, molti dei ragazzi sono andati a fare pratica in diversi ristorante che si sono resi disponibili ad ospitarsi e insegnargli il mestiere
Sul sito del progetto le famiglie raccontano:
“Troppo spesso i ragazzi con autismo sono esclusi dal mondo del lavoro e dalle relazioni sociali. noi come genitori di bimbi con autismo lo verifichiamo ogni giorno sulla nostra pelle e con i nostri ragazzi”,
mentre sempre attraverso il loro sito internet i creatori del progetto specificano una cosa importante
“PizzAut non servirà ad aiutare le persone autistiche in quanto bisognose di aiuto, ma a valorizzarle “perché portatrici di competenze e di ben-essere”
Il locale è in fase di raccolta fondi, con il crowdfunding punta a raccogliere 100 mila euro per gli spazi e le attrezzatura (al momento ne ha già raccolti quasi 70mila) mentre sono previste anche donazioni da aziende e ristoranti per raggiungere la cifra necessaria ad aprire,
tutto partirà a Dicembre 2019, e i creatori del progetto non escludono poi di poterlo esportare in altre città d’Italia e d’Europa, ovunque ci siano ragazzi con autismo e famiglie che abbiano voglia di costruire insieme un progetto di integrazione,
quando descrivono il locale, i creatori parlano di un posto perfetto per famiglie e giovani, non un posto in cui mangiare di corsa, ma con un ritmo più lento, che metta a loro agio anche i ragazzi autistici permettendogli di lavorare per il meglio, una dimensione temporale fuori dalla frenesia quotidiana,
Intanto un grandissimo in bocca al lupo ai ragazzi e ai genitori per il bel progetto, e poi aspettiamo di sapere dove aprirà esattamente il locale, per venire a gustare una delle vostre pizze!
Ecco la loro pagina Facebook!