Adidas, vendute 6 milioni di scarpe fatte con la plastica degli oceani
una lotta drammatica e che sembra senza fine quella contro l’inquinamento dei mari, tanto che ogni giorno in tutto il mondo finiscono nelle acque tonnellate di plastica e rifiuti di ogni genere che attraverso canali e fiume e laghi arrivano poi a riversarsi nei mari e negli oceani del mondo
creando quello che è un problema a livello globale, con cambiamenti degli ecosistemi e acqua e spiagge completamente invase dai rifiuti, per non parlare della morte di migliaia di animali per l’ingestione accidentale,
Sicuramente una soluzione intelligente è quella di ridurre la produzione di plastica all’origine, al posto che tentare semplicemente di arginare il problema raccogliendo quella che ormai è diventata rifiuto,
Adidas sta portando avanti questa iniziativa dal 2016, da quando ha creato la collaborazione con Parley for the Oceans, l’associazione ecologista che aveva lanciato l’idea di realizzare delle scarpe utilizzando le tonnellate di rifiuti che popolano i nostri oceani,
Unendo l’idea di non produrre la plastica vergine necessaria per creare le scarpe, ma utilizzare quella già in circolo, anzi, ancora meglio, quella che inquina i mari e gli oceani del mondo,
un’idea estremamente innovativa in cui l’azienda di abbigliamento sportivo si dimostra estremamente attenta allo sviluppo di modelli di business sostenibili e che fanno bene all’ambiente che ci circonda,
così nel 2017 sono nate le scarpe “UltraBoost Parley” sono composte per il 95% di materiale di scarto raccolto nell’oceano indiano e per il 5% da altri materiali riciclati, che oltre ad unire la moda, e la sostenibilità, garantiscono anche altissimi livelli di performance per gli sportivi
niente male calcolando che ogni scarpa è la trasformazione di 11 bottiglie di plastica raccolte sulle spiagge e lungo le coste e che fino a che poco tempo prima erano rifiuti che inquinavano gli oceani, le 11 bottiglie servono per ottenere il filato usato per creare il disegno esterno, gli strati di rivestimento interno e il rivestimento dei talloni
Apprezzate dagli clienti proprio perché esempio concreto di come anche un brand così famoso se vuole può dimostrarsi nelle sue scelte anche etico e sostenibili, le scarpe riciclate stanno riscuotendo sempre più successo e le vendite sono in continuo aumento
I dati ufficiali di Adidas hanno riportato un record di vendite già dal primo anno, nel 2017 in cui sono state vendute 1 milione di paia, per poi avere un incredibile boom nel 2018 arrivando a 5 milioni di paia vendute, quindi al momento sono state già venute 6 milioni di paia di scarpe riciclate dalla plastica,
Mentre per il 2019 l’azienda punta a produrne e venderne altri 7 milioni, per cui entro fino anno si potrebbe arrivare a 13 milioni di paia fatte con i rifiuti,
se a noi sembra già una grandissima notizia, Adidas non si ferma qui e punto ad un obiettivo molto ambizioso in fatto si sostenibilità, l’azienda infatti entro il 2024 vuole eliminare completamente la produzione e l’utilizzo di plastica vergine, usando per tutte le sue linee, solamente plastica che riciclata,
E’ molto importante che oltre alle iniziative delle singole associazioni che lottano per la salvaguardia degli oceani, anche grandi multinazionali, come in questo caso Adidas, si mobilitino verso un cambiamento nei materiali utilizzati e nella produzione, per dare il loro contributo alla diminuzione di immissione di plastica e alla raccolta e pulizia degli oceani rispetto a quella già presente,
facendo i conti per Adidas, ogni paio di scarpe è formato da 11 bottiglie di plastica inquinanti, e sono stati venduti già 6 milioni di paia di scarpe…. significa che 66 Milioni di bottiglie di plastica sono state recuperate da mari e oceani per essere riutilizzate.
Numeri non da poco, immaginate se tutti i grandi marchi smettessero di utilizzare plastica vergine e iniziassero a usare plastica riciclata, quante sarebbero le tonnellate di plastica recuperate dalle spiagge e oceani e quante quelle vergini che non verrebbero immesse in circolazione!