Bergamo: la cura e la bellezza, due ospedali diventano gallerie d’arte per i pazienti
Che sono andati a tappezzate 400 metri quadri di spazio, fino ad allora lasciati vuoti e ora riempiti con gigantografie di gioielli dell’arte pittorica mondiale, Botticelli, Raffaello, Hayez, Canaletto…
Abbiamo già parlato di altre iniziative che concepiscono l’arte come una forma di aiuto e supporto alla cura, in grado di farci rilassare, provare emozioni positive ed immergerci completamente nei colori e nelle figure,
e a Bergamo le due cliniche che da inizio mese stanno partecipato al progetto sono l’ Humanitas Gavazzeni e Castelli seguono la stessa linea di pensiero, infatti adesso i pazienti che arrivano all’accettazione possono godersi il gioco di sguardi e gesti ritratti da Lotto in Nozze mistiche di Santa Caterina d’Alessandria,
In sala d’attesa si può essere trasportati nello sguardo ammaliatore di San Sebastiano dipinto da Raffaello, quando i pazienti vanno a fare riabilitazione sono invece accompagnati fino alla palestra dai personaggi delle Storie di Virginia di Botticelli, mentre sulla parete che sovrasta il bar dell’ospedale, a 10 metri di altezza, si può ammirare il vapore delle Cascate del Serio, di Andrea Marenzi
La scelta dei quadri non è stata fatta a caso, ma segue il filo conduttore della bellezza, costruendo un ambiente carico di emozioni positive, dai paesaggi rasserenanti, ai gesti d’affetto, a sguardi intensi e complici… chi guarda viene trasportato nella bellezza della pittura classica declinata in modi coerenti con l’ospedale che li accoglie
Alla selezione dei dipinti da ingrandire ed esporre su muri e pareti ha partecipato anche lo staff medico ed infermieristico delle cliniche che hanno votato i loro preferiti tramite un sondaggio
i promotori dell’iniziativa raccontano:
“I segni delle pennellate e le crepe delle tele vivono ora su superfici molto ampie, rivelando ai pazienti dettagli altrimenti invisibili”
L’immagine simbolo è San Girolamo e il Leone, in cui San Girolamo aiuta un leone togliendogli dalla zampa una spina che gli impediva di camminare, l’immagine è fortemente legata alla cura ed è un forte riferimento a Bergamo.
In quest’opera si leggono molti degli elementi che hanno guidato La Cura e la Bellezza: lo studio infaticabile e la ricerca che ispirano la vita di un uomo; il gesto umano, accogliente e incondizionato che cura dando sollievo al dolore”.
Per finire in bellezza, ogni immagine è accompagnata da una didascalia e da un QR code che consente tramite cellulare di avere informazioni sui dipinti esposti.