Da Cremona a Pechino con la transiberiana, Renato 98 anni realizza il sogno della vita
A Mosca prima della partenza della transiberiana (foto di Maria Grazia Cocchetti)
e lei ovviamente non si è tirata indietro e non ha perso tempo come racconta sulle pagine del Corriere, si è buttata in questa “ultima” grande avventura insieme al papà, e l’ha aiutato a coronare il sogno di una vita.
Non è stato facile preparare tutto, Renato ormai vedovo risente degli acciacchi dell’età, convive con il diabete, soffre di demenza senile e Maria Grazie è la sua tutrice legale.
Per cui mentre il papà raccontava entusiasta di voler vedere la Cina da cui è sempre stato affascinato per poter capire in che direzione andrà il mondo nel futuro,
E’ stata Maria Grazia ad occuparsi di tutta la parte operativa: dal portare dietro tutte le medicine, a trovare un modalità di viaggio “più tranquilla” che anche il papà potesse affrontare senza troppi “scombussolamenti”, senza dimenticare i libri che servono per fargli esercitare la mente, da quelli sulla Siberia, all’autore preferito del papà, Indro Montanelli.
Ma se la figlia confessa di essere stata in ansia prima di partire, da parte di Renato, nessuna paura, nessun ripensamento:
“Io non sono per nulla preoccupato. Cosa vuole che mi spaventi a questa età? Sono contento, perché vado a conoscere un pezzo di mondo che mi mancava davvero”
Il perchè di questo viaggio ce lo racconta proprio Renato:
Nel deserto del Gobi, Mongolia (foto di Maria Grazia Cocchetti)
“Uno dei libri che usavo a scuola parlava del treno che attraversava la Siberia. Ho continuato a pensare che prima o poi avrei dovuto vedere quei posti”
e la scelta di viaggiare proprio su quel treno Renato la commenta così
“Già che mi cimento, tanto vale farla bene: perché questa non mi ricapita!”
e così sono partiti giovedì 16 Agosto da Milano per Mosca e da li hanno preso il Trans Siberian Express, che ha percorso 9mila chilometri in 8 giorni passando dalla steppa russa e attraversando il deserto dei Gobi in Mongolia fino alla tappa finale, l’estremo oriente… la Cina.
E alla fine Renato ce l’ha fatta! la figlia ha raccontato la sua avventura sulle pagine del Corriere, descrivendo un padre sempre entusiasta e felice come un bambino, di scoprire una parte di mondo che era nei suoi sogni da 80 anni.
Dal primo giorno in Russia, dove prima della partenza chiede informazioni sulla guerra e i bombardamenti, al tanto atteso arrivo a Pechino, in cui si mette in posa sorridente davanti all’antica muraglia.
Felice di avercela fatta, felice di avere realizzato insieme alla figlia, il suo più grande sogno.
Renato arrivato a Pechino, posa davanti alla grande muraglia (foto di Maria Grazia Cocchetti)