Un ritorno al passato che fa bene
Si stava meglio quando si stava peggio, direbbe qualcuno, effettivamente per quanto riguarda l’alimentazione erano sicuramente più buone e sane le merende che facevano i nostri genitori e i nostri nonni con frutta, verdura e alimenti freschi e a km zero,
di quelle che purtroppo sempre più spesso fanno le nuove generazioni, tra il richiamo dei fast food e delle merendine di qualsiasi tipo, piene di zuccheri e coloranti,
così ad invertire la rotta ci hanno pensato due scuole nel Cilento, la scuola di Stella Cilento e quella di Corticelle inglobate nell’istituto comprensivo “Leonardo Da Vinci” di Omignano,
eliminando le merendine e riportando tra i banchi, per tutti gli studenti, la più classica delle merende della nonna, la buona e sanissima accoppiata di pane e olio di extravergine d’oliva, per riscoprire i sapori tradizionali, che oltre che essere gustosi, fanno anche bene,
la proposta è partita da un gruppo di mamme ed insegnanti e dirigente scolastico hanno accettato di buon grado l’iniziativa, scegliendo per la merenda dei bambini solo prodotti locali e a km zero, l’olio utilizzato è ricavato dagli uliveti comunali e anche il pane è prodotto utilizzando i grani del Cilento, entrambi quindi cavalli da battaglia delle produzioni alimentari campane.
il sindaco del paese ha raccontato che Francesco Massanova racconta:
“Così raggiungiamo il duplice obiettivo di stimolare la produzione a chilometro zero e avere a cuore la buona alimentazione, che parte dai bambini”
in aggiunta, le olive sono quelle raccolte direttamente dai bambini quando hanno partecipato come uscita didattica alla raccolta e produzione dell’olio, così hanno potuto toccare con mano il prodotto che vanno poi a degustare ogni gironi durante la merenda e vederne i processi di lavorazione,
L’iniziativa ha avuto un grande successo, scatenando l’entusiasmo dei bambini, che si sono subito abituati ai vecchi sapori, e la felicità dei genitori, sapendo che ad una merendina confezionata sono stati sostituiti prodotti buoni e che fanno bene,
nel progetto sono stati coinvolti anche frantoi ed aziende agricole locali, garantendo così la qualità e l’origine delle materie prime, per una merenda gustosa, salutare e che strizza l’occhio al passato