BellaMilano: disoccupati e richiedenti asilo ripuliscono la città da rifiuti e degrado
con questa iniziativa comunale si offre aiuto alle persone in difficoltà, con una doppia funzione, chi ha bisogno, in questo caso disoccupati e richiedenti asilo, viene aiutato, ma a sua volta aiuta la città pulendo le strade, e segnalando al comune eventuali situazioni degradate e al limite.
Il progetto è partito nella sua versione “pilota” nelle zone di stazione centrale e piazzale loreto-via Padova, e avendo avuto buoni risultati,
il raggio d’azione del progetto è stato ampliato pochi giorni fa, per includere altre 4 zone della città: Corvetto, Baggio, zona Sarpi e zona via Gola e in autunno saranno incluse San Siro, Quarto Oggiaro, Niguarda, Molise-Calvairate e Gratosoglio
Al momento nel progetto lavorano 6 squadre formate da persone disoccupate o richiedenti asilo, con il compito di aiutare le squadre dell’Amsa a ripulire la città da rifiuti e degrado, occupandosi anche della cura delle aree verdi.
Le squadre non si occupano solamente di pulizia della strada, ma hanno anche il compito di segnalare alle forze dell’ordine i casi di disagio sociale nei quartieri
Le persone disoccupate vengono retribuite con delle borse-lavoro di 500 euro mensili, mentre i richiedenti asilo partecipano su base volontaria.
l’idea del comune è di arrivare ad inserire 20 squadre di sostegno ad Amsa entro l’inverno, andando a coprire molte più zone ed andando ad inserire nel progetto più 800 persone selezionate dal comune tra i cittadini disoccupati e bisognosi e i volontari richiedenti asilo
i profughi volontari richiedenti asilo che secondo il sindaco Sala, avranno così modo di dimostrare il loro impegno e la loro voglia di essere d’aiuto alla città e lo stato in cui sono accolti.
All’inaugurazione del progetto tenutasi a Corvetto (tra il malumore di alcuni cittadini, per l’utilizzo di richiedenti asilo) il sindaco Sala ha dichiarato:
“È una formula che riteniamo vincente proprio perché permette a tutte queste persone di dimostrare la propria voglia di fare. La bacchetta magica non ce l’ha nessuno”
“Oggi è molto più popolare urlare o fare i leoni da tastiera noi rispondiamo con la pazienza del lavoro. E anche se saremo in pochi, continueremo con il nostro impegno. Qua non si fa scena: con questo progetto faremo lavorare oltre 800 persone”
l’assessore alle politiche sociale Majorino conferma:
“Il nostro è un esempio unico perché punta a offrire un sostegno economico a chi è in difficoltà e insieme ad attivare in azioni volontarie profughi accolti nelle strutture, è un modello che dovrebbe essere esteso a livello nazionale“